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Frutto di una certosina ricerca archivistica, soprattutto negli archivi storici di Chianciano Terme, dell'Archivio di Stato di Siena e dell'Archivio Diocesano di Chiusi, il testo illumina alcuni aspetti del pensiero, della morale, della vita delle popolazioni di Chianciano e della Valdichiana "inferiore", a metà Cinquecento. Si tratta di un periodo cruciale di passaggio, tra il Medioevo e l'epoca moderna, tra crescita, sviluppo e la decadenza che seguì alle distruzioni di tre anni della guerra di Siena, tra autogoverno "protetto" e sottomissione al nascente Granducato assoluto di Cosimo I e alla Chiesa post-tridentina. Il lettore si affaccia ad una finestra aperta su alcuni elementi costitutivi dei rapporti socioeconomici, sul funzionamento reale delle nuove istituzioni medicee, sulla cultura e sulle regole comportamentali moderne; una finestra aperta sulle radici profonde della società moderna e contemporanea, di queste zone. Dal punto di vista personale è la soddisfazione di curiosità per alcune storie, rimasta inappagata da trent'anni, quando, nel 1990, con Berti e Angeli demmo alle stampe Sorella Acqua, e dovemmo tralasciare tanti spunti di ricerca.